psicoterapia cognitivaL'orientamento cognitivo porta l’attenzione sulla stretta e complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti. La psicoterapia cognitiva è centrata sul riconoscimento e sull’integrazione di pensieri e vissuti soggettivi, al fine di raggiungere un consapevole equilibrio ed una più armonica regolazione dei propri stati mentali ed emozionali, conquistabili dal cliente attraverso la relazione con lo psicologo.

Sotto la denominazione di psicoterapia cognitiva convivono ormai da tempo approcci diversi.

In una prima fase del suo sviluppo, negli anni ’70 e ’80, l'approccio cognitivista ha dato grande attenzione al ruolo, fino ad allora trascurato, dei pensieri disfunzionali e degli schemi cognitivi in psicopatologia (psicoterapia cognitivo - razionalista).

Non sono le cose a farci stare bene o male, ma l’idea che ci facciamo di esse.

Epitteto

Successivamente la psicoterapia cognitiva ha promosso una profonda ricerca sul significato delle emozioni, in particolare circa il ruolo relazionale che esse giocano da una prospettiva evoluzionistica ed etologica (psicoterapia cognitivo - evoluzionista).

Un’altra grande area di sviluppo, strettamente collegata a quella sulle emozioni, è la psicoterapia cognitivo - costruttivista: un approccio alla cura della sofferenza psicologica e del disagio esistenziale che pone particolare attenzione al modo in cui ciascuno di noi attribuisce soggettivamente senso alla propria esperienza. Ovvero, al modo in cui ognuno “costruisce” la propria conoscenza della realtà ed in particolare la “conoscenza di sé” e la “conoscenza di sé in relazione agli altri”.

Il panorama attuale dell'approccio cognitivista in psicoterapia si dispiega fra il versante razionalista e quelli evoluzionista e costruttivista.

dott.ssa Letizia Molinari
psicologa, psicoterapeuta, riceve a Como